Joe Don Baker, il gigante silenzioso di Hollywood che lasciava parlare il suo lavoro, è morto a 88 anni.
Non aveva bisogno di alzare la voce per farsi ascoltare. Con il suo fascino rude e la presenza magnetica, sapeva dominare una scena con un semplice sguardo o con l’oscillare di una mazza. Celebre per la sua interpretazione in Walking Tall e per le apparizioni inaspettate nei film di James Bond, Baker ha costruito una carriera imponente con quasi 60 film, contraddistinta da autenticità grintosa e professionalità incrollabile.
Nato nel 1936 a Groesbeck, in Texas, il suo cammino verso Hollywood non fu diretto: giocò a football al North Texas State, prestò servizio nell’esercito e poi seguì la passione per la recitazione fino a New York, formandosi al celebre Actors Studio. Si ispirava a leggende come Spencer Tracy e Robert Mitchum, e il suo carisma da uomo comune lo rese perfetto per ruoli da “duro con cuore”.
Il momento che lo consacrò arrivò nel 1973 con Walking Tall, in cui interpretava lo sceriffo Buford Pusser, deciso a combattere il crimine con un grosso bastone in mano e la giustizia nella mente. Il film fu un successo sorprendente al botteghino e, secondo Baker, ispirò perfino riflessioni politiche all’estero.
La sua carriera fu variegata: passò dai thriller duri come Charley Varrick ai cult come Mitchell, fino a successi da studio come Cape Fear, Mars Attacks! e Reality Bites. Nella saga di James Bond ebbe un ruolo particolare: prima come il cattivo Brad Whitaker in The Living Daylights (1987), poi come l’agente CIA Jack Wade in GoldenEye e Tomorrow Never Dies.
In televisione brillò nella miniserie britannica Edge of Darkness, dove il suo Darius Jedburgh gli valse una nomination ai BAFTA e il plauso internazionale. Nonostante i personaggi duri che interpretava, chi lo conosceva ricordava un uomo caloroso, umile, amante della natura, dei libri e… dei gatti.
«Di solito non pensano che i tipi grossi come noi possano essere i protagonisti romantici», disse nel 1992. «Tu dai sempre il meglio a ogni ruolo, e se piace, ti richiamano.» La sua ultima apparizione fu in Mud (2012), accanto a Matthew McConaughey, che gli valse con il cast il Robert Altman Award — un finale degno per un attore che ha sempre dato tutto, anche lontano dai riflettori.
Joe Don Baker se n’è andato a 88 anni. Sposato una sola volta con Maria Dolores Rivero-Torres, non ebbe figli, ma lascia un’eredità duratura sia a Hollywood sia nella sua amata Texas. Comandava in silenzio, profondamente rispettato e indimenticabile sullo schermo: la sua scomparsa segna la fine di un’epoca per uno dei talenti più autentici e silenziosamente potenti del cinema.